Perché "credere" se non per cercare di soddisfare il bisogno di dare senso alla propria esistenza.
La ricerca di significato domina il tempo.
Il senso è "trovato"... l'autoinganno e l'illusione hanno dominato:
cultura, religione... credenze virtuali, un tutto per conquistare lo sfondo "assoluto" al quale riferirsi... lo smarrimento è così dissolto nel virtualismo che gli è proprio.
Il virtualismo antropomorfico è un prodotto della mente e di tutto tutto ciò che è ad essa relativo.
La mente concepisce dando ragione a se stessa, e pertanto ogni sua espressione è funzionale ad essa, che paradossalmente, nel contempo, partorisce l'Essere che nega!
Mazzani Maurizio
martedì 1 gennaio 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento