Girovago per il
mondo, incontro gente... vecchi amici, raccolgo spontaneamente
informazioni, interagisco, l'emozioni vibrano ed io son sempre lo
stesso, coerente con la mia immagine di sempre, evoluta, per carità,
ovviamente cresciuta, inspessita di complessità, aumentata di
conoscenza, ma son sempre io, mi si può davvero riconoscere per ciò che
sono anche dopo venti o trentanni e perfino ad occhi chiusi.
Il
tempo scorre ma, gli altri che incontro, chi più chi meno, son mutati,
forse ancor peggio talvolta, ho constatato che, per alcuni è avvenuta
quasi una trasmutazione...eh!. E, sì, taluni, nel tempo, son diventati
proprio qualcun'altro, incredibile davvero constatare che la persona che
conoscevi non c'è quasi più e, al suo posto con il suo nome e cognome
si presenta un altro individuo, che ha la faccia di quello che conosci,
ma il dentro è trasmutato a tal punto da sembrare qualcun altro.
Ma
che roba è questa mi son detto, ma dove è finita la coerenza di
significato personale, se non sbaglio la personalità è un insieme di
rappresentazioni, che dovrebbero essere costanti nel tempo, ed è proprio
tale qualità che permette di riconoscere una persona, ma soprattutto è
quella che permette all'individuo di riconoscersi ed orientarsi nel
tempo.
Ragazzi ho detto caratteristiche costanti o sbaglio... e
si, ho proprio detto che la coerenza d'immagine personale è fondamentale
per essere se stessi e questo non all'ombra dell'immutabilità, ma alla
luce della costanza organizzativa di sé (la sanità d'una persona), che è
processualmente ottenuta attraverso il modificarsi solo
circonferenzialmente, strutturalmente (crescere, evolversi, adattarsi,
ecc.) proprio per mantenere ciò che si è... e allora c'è qualcosa che
non và, davvero non va, poiché pare che emerga una sorta di generale
tendenza schzoide.
La gente spesso, per bisogni nevrotici
adattivi muta a tal punto, da cambiare i propri connotati, pur di
apparire, di mostrarsi nella forma che suggerisce il miglior profitto
psicologico, un profitto acquisito all'ombra d'un regista personale
contestualizzato, che ha il solo fine di rendere la persona cosi
"plastica" e mutante da rischiare di non riconoscersi allo specchio!
Maurizio Mazzani
martedì 1 gennaio 2013
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