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domenica 1 gennaio 2012

L'invidia



E’ il senso di sé inferiore rispetto a coloro che ci sono vicini, le persone lontane non costituiscono raffronto, non sono nello spazio semantico della persona che invidia, ma fuori.

L’invidioso vuole livellare la differenza costruita sul fratello, sull’amico, sul conoscente e a tal fine denigra, scredita, calunnia, diffama… la superiorità materiale o intellettuale dell’invidiato è vissuta come lesione all’immagine di se.

L’invidioso soffre della propria assenza che è riproposta tormentosamente dallo specchio dell’avere dell’altro.

Egli si corrode l’anima impregnata dalla propria percepita inadeguatezza… che è vissuta e consumata sull’altro costruito possessore di sé!

Mazzani Maurizio


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