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sabato 29 maggio 2010

Lo specchio

Il mondo è come uno specchio, chiunque lo osservi vede se stesso!

Da: "I burattini di Dio - La paura del nulla" - Mazzani Maurizio - ed: Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2010

mercoledì 26 maggio 2010

Luci e ombre

Il senso è nell'imperfezione, senza essa verebbe meno la nostra ragion d'essere.

La malattia, la morte è parte integrante della nostra natura d'esseri che, paradossalmente, acquisiscono senso proprio mediante l'assenza, ma l'assenza è dolore e pertanto il dolore è a noi connaturato poichè è assenza e nozione d'assenza. Dall'assenza organica (cibo, averi tangibili) all'assenza rappresentativa (immagine di sé, coerenza personale, l'affetto, l'attaccamento... le persone a noi significative) il passaggio è filogenetico.


E' la consapevolezza di sé che induce domande senza risposta e il conseguente senso di vuoto che spesso ci avvolge. L'angoscia è la nostra compagna di viaggio, è la risposta all'assenza e, pertanto, alla perdita (qualsiasi essa sia), l'assenza è implicita al nostro divenire e costituisce la ragione della vita stessa.


L'immanenza della vita è oscillazione d'assenza-non assenza... senza tale movimento è la morte!

Mazzani Maurizio

giovedì 20 maggio 2010

Imperfezione

La vita è percezione d'esistenza... è ricerca d'essere, in tale realtà ogni essere umano ha spazio e significato proprio là dove l'accettazione di sé da ragione alla sua vita.

Non c’è altra esistenza se non quella che possediamo, il nostro senso è in quella... se per ipotesi anche non verosimile, ne eliminassimo una parte perché non ci piace, diverremmo altra cosa o addirittura verrebbe meno la propria ragion d'essere, poiché il senso è solo e relativo alla dimensione che ci appartiene!


Da: "I burattini di Dio - La paura del nulla" - Mazzani Maurizio - ed: Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2010

L'altro

Il bisogno dell’altro è così pregnante nel significato ch’esso rinvia, da non poterlo quasi distinguere da se stessi.

Egli è il nostro specchio, è un rimando continuo e incessante d’informazioni, è in pratica l’intermediario per arrivare a se stessi.

L’altro è, dunque, una sorta di “strumento” per percepirsi e avere così una conoscenza di sé, un senso di sé, qualità questa indispensabile per aggirare il senso del nulla, che è in ogni istante tenebrosamente pronto ad avvolgerci lasciandoci nella cruda concretezza del non essere!

Da: "I burattini di Dio - La paura del nulla" - Mazzani Maurizio - ed: Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2010

La metamorfosi

Nell’infanzia la relazione è così egocentrica da far ruotare il mondo intorno a sé.

Le forze egoiche dominano il tempo, è spinta alla sopravvivenza… il nulla non la riguarda.


In tale periodo la ricerca di senso di sé è precipuamente “riflesso-condizionata” e basilarmente corporea.


Il tutto è scoperta, concretezza d’essere e supremo avere!


Nella giovinezza la conquista è il sé rappresentativo, è ciò cui si aspira, è la meta da raggiungere.


In tale periodo non c’è libertà e sicurezza, il giovane si sta orientando nel mondo, le linee si stanno disegnando, i colori stanno apparendo, il tutto è flebile e cerca di marcarsi.


Il tempo e lo spazio non sono ben definiti, la riflessione intellettuale comincia a costituirsi.


La gioventù ha la caratteristica della massima apparenza, i confini sono indistinti, si allargano dall’età infantile fino all’età adulta.


Il giovane, di fatto, si perde nel nulla dell’indefinitezza.


E’ il momento della massima spinta verso di sé, il giovane ha voglia d’essere e immancabilmente finisce nell’avere!


L’età adulta è il periodo più evidente dove la lotta contro il nulla segna il passo, la quotidianità è illusione d’essere che sfugge via, un essere che è irraggiungibile com’è irraggiungibile la propria ombra.


Il tutto è doppiezza, finzione, falsità, ipocrisia utile alla sopravvivenza!


La vecchiaia è la fine della favola.


E’ il momento più intenso dove c’è così contatto con il non senso da sentirsi dondolare tra libertà e paura.


Il tanto auspicato senso di sé, mediato dall’avere, si affievolisce e il niente appare nitido avanti agli occhi lasciando inevitabilmente posto al nulla!


Da: "I burattini di Dio - La paura del nulla" - Mazzani Maurizio - ed: Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2010