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mercoledì 27 aprile 2011

Le falene

Non si distinguono più, il loro essere politico è divenuto talmente grigio da fondersi con l’oscurità.

L‘invidia dell’altro li fa apparire così contingenti da confondersi con esso, ma l’altro per contrasto appare oggi paradossalmente più chiaro.


La loro identità è “Lui” o più precisamente l’illusione del “non Lui”, una sorta di elucubrazione mentale per costruirsi un senso politico… così facendo si sono frammentati nell’altro.

Vogliono essere l’”annientamento”, senza ciò essi non esistono, si coalizzano contro “Lui”… è il loro unico senso.


Le idee che li identificavano si sono dissolte nel tempo… non potevano essere… il vuoto è oggi il loro segno distintivo. Appaiono completamente privi di contenuto… hanno perso l’idea… ciò li irrita a tal punto, che il disorientamento che li avvolge è così radicato da non più riuscire politicamente a percepirsi, colpiscono invidiando al solo fine di darsi senso, un senso così ottuso da ricondursi unicamente al “non Lui”.


Tale risultante fittizia identità è talmente corrotta dalla ridotta lungimiranza, che il loro intendimento è divenuto così circolare da ritornare sempre a sé… la cecità che li distingue fa sì, che non si accorgano che così facendo stanno annientando solo se stessi e ciò che rappresentavano.


Le farfalle sono morte.


L’alba del nuovo giorno è sorta!


Da: "I burattini di Dio - La paura del nulla" - Mazzani Maurizio - ed: Gruppo Albatros Il Filo, Roma 2010

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