L'atteggiamento
accettante verso se stessi costituisce il modello di funzionamento mentale dove
l'umiltà psicologica è sovrana.
Essere
psicologicamente umili favorisce l'insorgere d'una armonia corpo-mente che
contrasta ogni tentativo della psiche di sovrastare se stessa.
Il
dialogo interiore, volto al fine dell'apparire e della competizione, muta in un
dialogo con se stessi, dove la tolleranza verso di sé segna il modello
processuale dei dati provenienti dalla propria coerenza interna (il proprio
sistema di valori), offrendo in tal modo una minore emotività negativa.
L'Ego, in
tal caso, che usualmente primeggia indisturbato in una struttura vittima di se
stessa, viene smorzato nella sua attività prioritaria che è all'insegna del
perfezionismo.
La
libertà dall’Ego segna, dunque, il passo, lasciando emergere una struttura
libera dai vincoli progettuali legati alla sopravvivenza.
Il culto
di sé trasmuta così in un vento tiepido, che avvolge teneramente il proprio Io,
lasciandolo esprimere per ciò che è e non più per ciò che dovrebbe essere.
La
negazione di se viene, pertanto, sconfitta all’insegna d'un amore libero e avvolgente verso
ciò che si è!
Mazzani
Maurizio
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