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giovedì 5 maggio 2016

Non tormentiamoci inutilmente (luglio 2019)

Non lasciamoci tormentare dal pensiero che quello che e' stato poteva essere diverso da cio' che e' stato.

Bisogna capire che le risorse emotivo-cognitive, la conoscenza posseduta al tempo era tale che un comportamento diverso da quello elicitato non poteva essere emesso, altrimenti semplicemente l'avremmo fatto.

Non possiamo agire se non coerentemente con la conoscenza che possediamo al momento dell'elicitazione di un dato comportamento.

Noi non possiamo fare altro che quello che facciamo.

Noi rispondiamo solamente alla conoscenza che abbiamo immagazzinato nelle nostre memorie durante la vita.

Di fatto, rispondiamo solo e solamente al nostro pregresso conoscitivo, quale frutto delle esperienze vissute.

Durante la vita noi facciamo esperienza di noi stessi e del mondo, ed e' proprio da questo materiale tangibile, che estrapoliamo idee, costrutti, concetti, ecc., che costituiscono il materiale previsionale che utilizziamo per comportarci.

E' nel momento in cui facciamo esperienza, unito a ciò che sentiamo (le emozioni), che trasformiamo il tutto tangibile in materiale astratto, linguistico, concettuale per l'appunto.

Ed e' proprio questo materiale che va a riempire le nostre memorie e, quindi,  a formare la conoscenza che utilizziamo quando ci comportiamo.

Ogni organismo complesso risponde alle conoscenza che possiede, come una sorta di "computer" che risponde a tutti i programmi, cioè al software che ha.


Pertanto, a conclusione, capiamo che in un dato momento e' la conoscenza che possediamo al quel momento, che decide quello che possiamo o non possiamo  fare, perche' possiamo agire solo coerentemente ad essa e altro non possiamo fare, se non all'interno dello stretto range contemplato dalla nostra conoscenza stessa!

Mazzani Maurizio

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