Quando l'uomo accetterà di essere cio che è: niente, quando riuscirà a scorgere nel nulla la libertà... la vità sarà necessariamente migliore, e l'uomo potrà, così, finalmente godere appieno di se stesso attraverso gli altri... il consumismo, le favole, gli inganni, le religioni saranno finalmente solo un brutto ricordo.
L'illusione di Dio, l'arroganza della perfezione, il volersi sentire coercitivamente differenti e migliori dall'altro cadrà inesorabilmente, il senso del niente avrà inevitabilmente livellato tutti all'unica verità: la realtà è virtuale e informazionale e, pertanto, l'unico senso non può essere che nel propro virtualismo, che non è altro che senso di sè' acquisito attraverso la reciprocità e la convenzione sociale.
Il sociale, dunque, è e rimane, per ciascuno di noi, l'unica vera fonte di senso, il massimo godimento di sé potrà, però, avvenire solo attraverso l'accettazione del nulla... quale evoluzione sull'evoluzione e dove l'astrazione sarà conoscenza pura!
Mazzani Maurizio
domenica 13 febbraio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento